Tirare a Campari. Mobilitazioni nell'industria della ristorazione
Siamo ormai a un anno esatto dall’inizio della crisi pandemica: nonostante i deboli tentavi istituzionali di rassicurare la popolazione su una possibile «luce alla fine del tunnel», la fine delle chiusure a singhiozzo sembra essere ancora molto lontana. Tra i settori più colpiti dalla gestione della pandemia, quello della ristorazione è stato sicuramente uno di quelli anche più interessati da agitazioni di piazza, più o meno conflittuali e più o meno continuative. Un settore, però, tutt’altro che monolitico: dai piccoli bar a conduzione familiare agli innovativi locali che fanno del mangiar bene e del bere bene un vero e proprio cuneo di innovazione capitalista, nel mondo del c.d. «Food&Beverage» si intravede la contraddizione di una crisi che colpisce diversamente apparati produttivi simili. Partendo da una lettura delle recenti piazze genovesi (l’ultima il 22 febbraio 2021), Alex Hammond dà una prima, preziosa analisi delle trasformazioni in atto nell’industria dello svago e della ristorazione.