Andrew Ross è professore della New York University. È autore o curatore di più di venticinque libri, tra cui, recentemente, Sunbelt Blues: The Failure of American Housing (Macmillan, 2021). In italiano è stato pubblicato Creditocrazia e il rifiuto del debito illegittimo (Ombre Corte 2015). In questo articolo, che ha scritto per Commonware, approfondisce la grande “epidemia” di dimissioni volontarie che sta movimentando determinati ma vasti settori del mondo del lavoro negli Stati Uniti, interessato da un'ondata di scioperi mossi da una "consapevolezza" pandemica (il ruolo necessario dei lavoratori nel funzionamento della società) e da aspirazioni postpandemiche (crescita, consumi, tempo). Questi scioperi sono stati accolti positivamente dal presidente Biden che vuole farne un motore del suo piano di rilancio capitalistico “green” il quale passa attraverso la ridefinizione di un nuovo patto sociale che a sua volta include il “riaddomesticamento” politico delle grandi corporation. Questa “grande fuga” che, in diverse e proporzionate forme, si può scorgere anche in Italia è una pista da seguire per indagare le trasformazioni delle soggettività messe al lavoro e delle loro forme di rifiuto; per determinare spazi di ambivalenza e possibili tendenze.