Ideologia nerd

Ideologia nerd

v
Riportiamo un estratto (pagg. 143-156) dal libro di Alessandro Lolli La guerra dei meme, 2020, effequ.

Il testo fa parte della sezione “Il meme politico”, in cui Lolli ripercorre la storia delle sottoculture che hanno elevato questo medium a strumento espressivo prediletto, tracciandone un ritratto ideologico-antropologico. Il cammino del giovane nerd (o freak o gamer che si voglia) parte dall’esperienza vissuta dell’emarginazione, la quale ben presto degenera in complesso di inferiorità. Gli viene in soccorso la capacità aggregativa della rete, che permette di scoprire e raggiungere i propri simili, in altre parole, coloro che portano il medesimo stigma. Si passa così a una spinta comunitaria che rovescia il vittimismo in voglia di rivalsa e di vendetta. Il meccanismo degli opposti porta infine il neonato gruppo a consolidare la propria forza estendendo il campo dell’inimicizia, dalla censura femminista, ai media liberal-progressisti, fino a tutta la società consumistica e globalizzata. Un processo che si inserisce a pieno titolo nella crisi – non solo politica ed economica, ma anche morale – di un determinato tipo sociale, il maschio bianco del ceto medio.

Particolarmente interessante è il caso di incel e Pick Up Artists, che mostra come la repressione sessuale possa trasformare la libido in desiderio di morte e di sopraffazione dell’altro sesso. Un freudiano disagio della civiltà che, in quanto fondato sulla produzione di miti piuttosto che su di una analisi della realtà materiale, rimane al livello della reazione e non riesce a costituirsi in critica, finendo quasi sempre per ergersi a difesa di quella stessa società contro la quale era sorto.

Allegati
Etichette
Sezioni