Il genere tra gestione della vittimità e specificità di potenziale conflitto
Sono una militante politica e vorrei raccontare qualcosa che mi è capitato di osservare negli ultimi tempi nella città di Bologna. Qualcosa che non avevo mai visto e che mi ha stupito: un militante dovrebbe infatti essere curioso e lasciarsi stupire dalla realtà in cui è collocato. Viceversa mi trovo spesso in un ambiente dove tutti dicono come gestire le cose che succedono, perciò, visto che è nel mondo che si assumono rischi e si prova l’insicurezza guardandolo in faccia, ho deciso di non avere come referente di questo racconto quegli ambienti apparentemente sicuri da cui io stessa provengo e di fornire a chi legge delle ipotesi parziali, degli spunti di controtendenza, chissà che certe cose non possano anche andare oltre i confini di questa città