«Noi siamo quelli che camminano sulla soglia della catastrofe»
“Crocevia di punti morti” di Matteo Grilli (effequ 2020) è un romanzo che fa qualcosa di assurdo: racconta una storia che pur essendo weird ha in qualche modo i piedi ben piantati nella realtà quotidiana della generazione di cui facciamo parte. Impossibilità di fuga dalla provincia, aspettative e promesse annegate nel precariato lavorativo ed esistenziale, esperienza depressiva che il futuro sia già finito sono solo alcuni degli elementi che l’autore affronta, anche attraverso una sperimentazione linguistica mutuata dalla cultura internet dello shitposting.